Le origini della famiglia Cezanne sembrano essere piemontesi (Cesana Torinese). Altri invece rilevano nel cognome la prova di una discendenza legata alla città di Cesena. Certo è che Paul Cezanne nasce ad Aix-en-Provence il 19 gennaio del 1839. Il padre lo vuole indirizzare verso studi giuridici per poi farlo lavorare nella sua banca (Banca Cézanne e Cabassol – un piccolo istituto di credito fondato insieme al Sindaco di Aix), prospettiva assolutamente non gradita a Paul. Il giovane Cezanne frequenta nel 1852 il liceo Bourbon, istituzione tradizionalista, e conosce Emile Zola col quale sviluppa un’amicizia particolarmente intensa. Paul cresce in un ambiente austero e si appassiona ai capolavori classici (Virgilio, Omero). Nel 1861 si trasferisce a Parigi e diventa un assiduo frequentatore del Louvre, ammirando in particolare le opere di Caravaggio, Tiziano, Velazquez e Michelangelo. Il padre considera il mestiere del pittore poco remunerativo e in contrasto con il decoro della vita borghese pensata per il figlio. Concede comunque a Paul un sussidio per mantenersi nella capitale Francese. Paul invece gode sempre del sostegno della sorella e della madre.
A Parigi, sollecitato da Zola (anch’egli nella capitale dal 1858), frequenta l'Académie Suisse, importante scuola d’arte fondata nel 1815 da Charles Suisse. Qui stringe amicizia con Manet, Monet e Pissarro. Cezanne non riesce, però, a inserirsi nel mondo artistico della capitale e non è ammesso a frequentare l'École des Beaux Arts. Torna ad Aix e, malvolentieri, s’impiega nella banca del padre. Sensibile al disagio del figlio, Louise-Auguste – il padre - lo sostiene anche nel suo secondo viaggio a Parigi (1862) continuando a fornirgli un mensile. Gli chiede di provare nuovamente ad accedere all'École des Beaux Arts. Paul continua, però, a frequentare l'Académie Suisse, manifestando il suo spirito “controcorrente” che lo porta tra l’altro ad apprezzare il dipinto di Manet “Colazione sull’erba”, oggetto di duri attacchi della critica. Nel frattempo Cezanne sviluppa quelle che sono le caratteristiche dei suoi lavori di questo periodo, definibile come romantico/realista e collocabile tra il 1859 e il 1871. In questi anni predilige il ritratto e dipinge le prime nature morte; le sue opere si caratterizzano per i marcati contrasti tra luci e ombre e per il frequente utilizzo dei toni scuri.
La sua vita privata ha una svolta nel 1869, quando conosce la modella Hortense Figuet, di undici anni più giovane, che diventa la sua compagna e che gli darà nel 1872 un figlio. Il padre è tenuto all’oscuro della relazione che sarà ufficializzata con il matrimonio solo nel 1886. Il padre di Paul manifesta apertamente la propria contrarietà a questo legame, contribuendo così all’acuirsi dell’insicurezza e della mancanza di stima in se stesso da parte del figlio. In questi anni la sua situazione economica è difficile; beneficia però dell’appoggio Julien père Tanguy, un commerciante di colori parigino che, come per Sisley, Seurat e Signag, lo aiuta facendogli credito, acquistando alcune delle sue opere e regalandogli i colori.
Nel 1872 Cézanne accetta l'invito di Pissarro a trasferirsi presso la sua dimora di Pontoise, non lontano da Parigi, nella speranza di ampliare e migliorare il proprio bagaglio artistico. E’ l’inizio del periodo impressionista dell’artista (1872-1877). Anche su consiglio di Pissarro Cezanne comincia a dipingere en plein air e a schiarire la tavolozza di colori, utilizzando pennellate più fluide realizzando opere che rivelano chiaramente l’influenza del nuovo stile impressionista. Di questi anni sono “La casa dell’impiccato”,
“Paesaggio a Auvers-sur-Oise “ (1873) e “Una moderna Olympia” (1873-74). Il legame con i pittori impressionisti si consolida e, nel 1874, Cezanne, Monet, Renoir, Sisley, Caillebotte organizzano un'esposizione indipendente dal Salon nello studio del fotografo Nadar, di fatto la prima mostra impressionista. Nel 1875 i vari artisti impressionisti rinunciano ad organizzare una seconda esposizione di gruppo; espongono semplicemente le loro opere all'Hôtel Drouot. Il risultato, sia da un punto di vista artistico che delle vendite, è sconfortante. L’esposizione è comunque l’occasione per Cézanne di conoscere Victor Chocquet, un funzionario della dogana appassionato di arte e grande estimatore degli impressionisti. Chocquet ammira molto i dipinti di Cézanne; i due diventano buoni amici.
E’ del 1875 uno dei suoi quadri più noti di questo periodo: “Autoritratto con berretto”, il pittore si raffigura con un aspetto trasandato, capelli lunghi e barba non curata. Il dipinto è importante perché, anche se vede la luce nel “periodo impressionista”, rivela da subito la necessità dell’artista di esprimersi con tratti geometrici. Cézanne non partecipa alla seconda mostra degli Impressionisti (1876). Prende parte nell’anno successivo alla terza, presentando sedici opere, in prevalenza acquarelli, raccogliendo ancora una volta pochi apprezzamenti e molte critiche (anche tra i critici solitamente indulgenti con gli impressionisti). Lo stesso Manet (….. l’amico …) lo definisce “un muratore che dipinge con la cazzuola”. Da questo momento Cezanne si allontana dagli impressionisti, non condividendo più il loro modo di fare arte.
Il successo non arriva, anzi, e Cezanne si ritira ad Aix, rimanendovi per quasi vent’anni. Lavora ora in modo nuovo. Pone una forte attenzione alla struttura del dipinto e cerca con ancora maggior vigore una forte geometricità nella rappresentazione delle immagini, lasciando in secondo piano l’aspetto descrittivo dell’opera. Sceglie di utilizzare una prospettiva nuova, costruita da più punti di vista, per dare maggiore struttura agli oggetti rappresentati. Inizia quello che è chiamato “Periodo costruttivista” (1878-1887).
In questo periodo inizia a dipingere i quadri che hanno per soggetto il monte Sainte-
Victoire. Già dalla prima rappresentazione di questo paesaggio, la montagna e le case perdono gli elementi naturalisti, iniziano a essere rappresentate in modo geometrico, senza l’approfondimento dei dettagli. Nei successivi dipinti (1904-1906) Cezanne utilizza pennellate ancora più indeterminate; i soggetti sono scomposti in macchie di colore, la forma geometrica prevale. Anche nei due dipinti “Madame Cézanne nella poltrona gialla” (1888-90) e “Il ragazzo con il panciotto rosso” (1888-1890) emergono con maggior chiarezza gli approfondimenti sullo studio del corpo umano e del suo rapporto con le figure geometriche (ovale del volto, forma cilindrica delle braccia). Di questi anni anche “Il ponte di Maincy” (1879-80) e “Bagnante” (1885).
Il carattere di Paul non è semplice. Scontroso e irascibile fatica ad avere relazioni serene (qualcuno lo definisce bipolare). Ha poca stima della sua capacità artistica. Quando, nel 1886, Zola pubblica “L'opera”, scritto che racconta dei sogni e dei fallimenti di un pittore, Cezanne intravede una descrizione della sua vita è, deluso e amareggiato rompe qualunque relazione con Zola. Diventa sempre più iroso e diffidente. Le sue condizioni di salute, condizionate da frequenti crisi diabetiche, peggiorano.
Nel 1886 muore il padre; Paul è beneficiato da una consistente eredità. La sua arte non ha più bisogno di preoccuparsi del successo economico. Nel 1888 Cézanne ritorna a Parigi con la moglie Hortense, rimanendoci fino al 1890. Nel 1891 compie un viaggio in Svizzera. L’interesse della critica per il suo lavoro aumenta e la sua arte è ormai ampiamente riconosciuta e apprezzata. Tra il 1890 e il 1896 Cézanne realizza un ciclo di cinque tele sul tema dei giocatori di carte che sancisce, se ancora ce ne fosse bisogno, la fine della sua
vicinanza all’Impressionismo. Ora i suoi lavori, prescindendo quasi dai soggetti, sono un perfezionamento nell’utilizzo della prospettiva che abbandona la descrizione delle forme indulgendo su tratti quasi astratti. I dipinti di questo periodo - definito Sintetico (1888-1906) - diverranno poi spunti anche per il futuro lavoro di Braque nel suo racconto cubista del mondo.
E’ appunto nel dipinto “Due giocatori di carte” (1892-95) che Cezanne si concentra
sull’utilizzo di soli tre i colori fondamentali: il blu, il giallo e il rosso e l’adozione di uno schema marcatamente geometrico. L’espressione dei due giocatori non trasmette alcun sentimento particolare. A Cezanne non interessa mostrare un’emozione, vuole capire come costruire una composizione piuttosto che trasmettere sensazioni attraverso il dipinto.
Nel novembre 1895 Cézanne tiene la sua prima mostra personale a Parigi; tutte le sue opere, una cinquantina, sono acquistate da Ambroise Vollard, imprenditore e affermato gallerista. A Vollard, nel 1899, Paul dedica un ritratto. Cezanne costringe i propri modelli a lunghe e numerose sedute di posa. Anche Vollard riferisce di aver posato un centinaio di volte. In questo periodo Paul incontra, a Giverny, Rodin e nuovamente Monet. Del 1895 è anche quello che si può considerare il capolavoro di Cezanne: “Le grandi bagnanti”. Su questo tema Paul investe molte energie elaborando
numerosissimi disegni. Al dipinto del 1895 ne seguono poi altri, con lo stesso tema, di dimensioni differenti. Il dipinto del 1895 si caratterizza, a differenza di quelli che seguiranno sul finire del secolo, per l’utilizzo delle linee, a contornare i soggetti, che acquisiscono così volumi quasi classici. La gamma dei colori utilizzati è contenuta; il rosa delle bagnanti, l’ocra della terra e, soprattutto il prevalere dell’azzurro, conferisce all’insieme un senso di tranquillità e pace. I volti non hanno più espressione e i corpi sono quasi solo dei volumi.
Nel 1897 muore la madre.
Nel 1899 Paul dipinge “Natura morta con arance e mele”. Il dipinto è concepito su uno
sviluppo diagonale, insolito. I frutti sono disposti in modi diversi per accentuarne i volumi, utilizzando anche qui forme geometriche quasi perfette. La volontà nel ricercare una tridimensionalità nell’immagine appare evidente. Le forme geometriche, sfera cilindro e cono, sono per Cezanne gli strumenti per cogliere l’essenzialità dei suoi soggetti. Cezanne conosce bene la prospettiva ma volutamente la stravolge, utilizzando punti di vista differenti. Considera la prospettiva una forma artificiale e non naturale della riproduzione della realtà. Paul è un artista affermato. Le sue esposizioni si susseguono: nel 1900 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi, nel 1901 espone al Salon des Indépendants, nel 1903 partecipa alla mostra della Libre esthétique a Bruxelles e alle mostre della Secessione di Vienna e Berlino, nel 1904, due anni prima della sua morte, il Salon d’Automne gli dedica un’intera sala.
Il 15 ottobre del 1906, mentre dipinge en plein air, Paul è sorpreso da un forte temporale, e rimane per ore sotto la pioggia. Ciò gli provoca una polmonite che nel giro di una settimana lo porta alla morte (22 ottobre). E’ sepolto nel cimitero di Saint Pierre di Aix-en-Provence.
Dopo la sua morte, la critica riconosce la grandezza dell’artista e tutta la sua produzione (oltre 800 dipinti) è rivalutata. Viene anche citato, forse esagerando, come il precursore di tutte le avanguardie del Novecento. Nel 1907, il Salon d'Automne, che come è noto aveva una qualificatissima giuria composta da artisti, intenditori d’arte e collezionisti, gli dedica un’importante mostra retrospettiva. Le opere di Cezanne arricchiscono le collezioni di molti musei (New York, Philadelphia, Mosca, …..) e sono presenti in particolare al Museo d’Orsay di Parigi.
Franco Vergnaghi
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