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Le sorgenti d'acqua



In questo numero parleremo di un argomento terra-terra o meglio sotto terra!!

Infatti parleremo delle “sorgenti d’acqua”: più o meno minerale, più o meno potabile, più o meno fredda o calda.

In effetti molti di noi, e specialmente i bambini, hanno una percezione della realtà totalmente distorta in quanto con un semplice gesto, nel caso dell’acqua per uso domestico, aprendo un rubinetto hanno tutta l’acqua che vogliono, potabile, fredda, calda, tiepida, ma molto probabilmente non si rendono conto che dietro a quel gesto così semplice esiste una catena d’eventi complicatissima ed al contempo delicata.

Complicata : perché lo spiegheremo più avanti e delicata lo spieghiamo subito, in quanto è molto semplice come concetto: noi beviamo ciò che siamo! Ovvero se siamo degli incoscienti che inquinano senza remore, ci ritroveremo a bere solfati, solfiti, nitrati ed acidi vari con le ormai note conseguenze sul nostro fisico, già messo alla prova da tutta la catena alimentare, non proprio genuina che ci nutre e dall’aria che respiriamo, che segue la stessa sorte.

Ma torniamo, come è nostra consuetudine all’aspetto prettamente scientifico dell’argomento , non tralasciando di ricordare a chi di dovere: genitori ed insegnanti, di educare continuamente i bambini al rispetto, quasi ossessivo, per l’ambiente perché direttamente responsabile del loro e nostro benessere presente e futuro.

Cominciamo con il dire che l’acqua non si formacontinuamente, ma, come tutte le sostanze naturali, si trasforma continuamente, ovvero da ghiaccio diventa acqua o vapore che condensandosi ritorna acqua.

Questi sono fenomeni macroscopici, ma anche a livello atomico le trasformazioni sono continue. Ad esempio la traspirazione delle piante; il nostro sudore e quello di tutti i mammiferi; lo scarico dei motori a scoppio, i quali oltre a tutti gli inquinanti emettono anche molecole d’acqua; la stessa acqua che, ristagnando nelle marmitte dei tubi di scappamento e combinandosi con il metallo, le buca.

L’acqua del rubinetto però o per dirla “alla provinciale” traducendo dal vernacolo: “l’acqua del sindaco”, segue un tragitto o più tragitti, molto diversi.

Cominciano il ciclo la piogga e la neve, che cadendo copiose sulle nostre montagne ruscellano a valle e scorrendo su terreni ghiaiosi, penetrano profondamente nel sottosuolo, fino ad incontrare , in pianura, degli stati impermeabili di argilla o roccia.

A questo punto si forma la FALDA IDRICA dalla quale si può pompare l’acqua, depurata dal filtro naturale costituito dalle ghiaie di diversa pezzatura che incontra nella corsa sotterranea fino a valle, con pozzi poco profondi.

Questo tipo di falda, alimentata da acque correnti nel sottosuolo, è detta FREATICA

(dal greco FREAR= pozzo).

Questo tipo di sorgente che per essere sfruttata ha bisogno di pompaggio meccanico o di escavazione di pozzi per il pescaggio a mezzo recipienti come avveniva in passato, abbonda o forse, date le ripetute stagioni siccitose, abbondava nella Pianura Padana ed in generale in tutti i territori bassi e formati da ghiaie alluvionali.

Un altro tipo di sorgente è quella in cui l’acqua sale spontaneamente alla superficie in base al principio dei vasi comunicanti, in quanto essendo imprigionata tra due strati di roccia o argilla impermeabile e continuamente alimentata da ghiacciai o nevai, (anche qui il ciclo si è quasi interrotto a causa delle scarse precipitazioni invernali) è soggetta a pressione, come se qualcuno versasse continuamente acqua in una tinozza con un foro. E’ il caso delle RISORGIVE o FONTANILI, così frequenti nella zona della Pianura Padana tra l’altopiano (Brianza e Prealpi ) ed il corso del Po.


Come sopra descritto ed a parte rarissimi casi, l’acqua non si raccoglie in cavità naturali (CARSISMO), ma permea rocce spugnose, ghiaie e banchi di sabbia che, oltre a fungere da spugna e trattenere così l’acqua che altrimenti andrebbe persa in mille cavità non raggiungibili, fungono anche da ottimo filtro , come sopra accennato e da fornitori di sali minerali utili agli organismi che con quest’acqua si dissetano.

Molti altri tipi di sorgenti esistono nei terreni montani e collinari, dovuti principalmente a movimenti di masse rocciose e di terra che lasciano sboccare da fessure le polle d’acqua fino ad allora imprigionate o deviate in altre direzioni.

Naturalmente non tutta l’acqua che sgorga in superficie è adatta ad usi potabili in quanto se la vena acquifera è stata a contatto con magmi vulcanici sarà troppo calda e troppo ricca di elementi , anche velenosi ( zolfo, arsenico) o radioattivi (uranio), di conseguenza il loro uso è determinato dalla loro natura.

Sopra tutte queste considerazioni va sempre e comunque tenuto presente che più inquiniamo la nostra acqua, più questa avrà bisogno di tempo per autodepurarsi.

E’ evidente che se il ciclo di autodepurazione si allunga all’infinito , noi resteremo senz’acqua e senz’ acqua non ci può essere vita.

Ecco l’importanza degli impianti di depurazione che anche se non rendono al fiume

chiare, fresche e dolci acque”, aiutano il ciclo di autodepurazione, accorciandone drasticamente il periodo.

Meditiamo gente, meditiamo !

Graziano Spada






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