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I GRANDI PANORAMI

reali o inventati





LA VEDUTA DI DELFT di JAN VERMEER (1632-1675) anno 1660-61

. cm. 96,5x115,7

Mauritshuis - L’Aia, Olanda


Delft era la città natale di Vermeer. Il pittore era stato nominato presidente della Gilda dei pittori locali. L’Olanda si era distaccata dai Paesi Bassi anche per ragioni religiosi. Il Belgio rimase cattolico, mentre l’Olanda divenne principalmente Protestante. Lutero e Calvino erano tornati alla Bibbia del Vecchio Testamento che proibisce la riproduzione delle classiche figure religiose. Per questo fiorirono opere laiche, come interni di case, fiori, panorami di città (pochi), personaggi celebrativi per capacità commerciali o scientifiche. La concorrenza fra pittori era enorme e quindi l’affinità tecnica fu indispensabile. Vermeer, con Rembrandt, fu il pittore più richiesto del tempo. La sua pittura è minuziosa con un risultato di ampio respiro e di grande sentimento. Una poesia naturale, non mediata dal razionalismo, sgorga dalle sue opere. Fu il critico francese Théophile Torè-Burger a scoprirlo a metà Ottocento. Gli si attribuiscono non più di 40 opere complessive, di piccolo formato.


Altre figure


Ragazza col turbante

Mauritshuis. L’Aia







La lattaia,

Rijkmuseum, Amsterdam












L’Astronomo,

Louvre, Parigi















 
 
 

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LOGOS è una pubblicazione di varia umanità. Contiene interventi originali su diversi argomenti. Scopo è aprire un dialogo fra lettori, il più possibile ampio e approfondito, nel rispetto dei valori civili e culturali che l'Umanità sa esprimere con sentimento e ragione.

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