E’ del 26 Gennaio la notizia che ad Albissola Marina, ridente cittadina del ponente ligure, in una birreria in cui si ospitava un concerto dei Feanor (gruppo musicale che si occupa di valorizzare la musica della destra storica), si è svolta un’allegra serata con bandiere con la croce celtica, saluti romani, canzoni che esaltano il fascismo e il nazismo. Il tutto condito da frasi choc come questa: “Pensano che le SS e i nazisti fossero dei criminali; no, erano dei soldati che combattevano per un’idea”.
A Torino il 18 Febbraio trovata una scritta “Onore Hitler” con svastica e croce celtica comparsa sul campanello di casa della figlia di un partigiano. La stessa donna il 30 gennaio scorso aveva trovato sul campanello di casa un bigliettino con la scritta nazista “Sieg Heil”.
“Simboli e scritte naziste a Parma, Pizzarotti: "Attenzione, non sono balordi". Lo scrive su Facebook il 16 febbraio, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che pubblica una foto in cui si vedono le seguenti scritte: “Triumph des willen seigh heil” e “Arbeit macht frei”, e alcuni simboli nazisti come la svastica o quello delle SS.DicePizzarotti: "L'ignoranza si nutre di una società che non ha più riferimenti morali, culturali, ideali; si nutre dell'indifferenza verso tutto, e l'indifferenza porta a questo: all'esaltazione del male come strumento per dirsi totalmente indifferenti.”.
Si potrebbe continuare all’infinito, la casistica è ormai diventata dilagante.
Sono i segni di una regressione della società, di una civiltà in agonia dove diminuisce sempre più l’utilizzo della ragione e aumenta, invece, la regressione verso la “pulsionalità”, come dice lo psichiatra Vittorino Andreoli nel suo “Homo stupidus stupidus, l’agonia di una civiltà” (Rizzoli)?
Probabilmente è così: l’uso della Ragione, strumento nato in periodo pre-socratico con l’intento di svelare la Verità, si sta sempre più affievolendo in favore di quello dei sentimenti.La colpa? Forse i corsi e ricorsi storici, l’uso dissennato dei social media, l’estrema semplificazione del linguaggio, l’aumento dell’indifferenza e dell’ignoranza. O altro?Difficile dirlo.
Luca Maltecca
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