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RAGGI X




I raggi X altro non sono che una radiazione elettromagnetica ad altissima frequenza emessa da molti corpi celesti quali le stelle, come il nostro Sole, i Buchi Neri, le Pulsar quindi da tutti quei corpi celesti che sviluppano al loro interno reazioni nucleari quindi con emissione di energia ionizzante che, nel caso del Sole, è fortunatamente schermata dalla nostra atmosfera e che quindi permette alla vita di continuare ad esistere sul nostro bellissimo Pianeta.

Ma l'uomo come produce questa radiazione elettromagnetica per gli usi che tutti conosciamo? In estrema sintesi i raggi “X” si producono nel seguente modo:

in un ampolla di vetro sottoposta a depressione pneumatica, cioè aspirandone quanta più aria è possibile, viene posto un CATODO formato da un cilindro metallico sottoposto ad altissima tensione elettrica: il cosidettoCANNONE ELETTRONICO, nel cui interno è alloggiato un filamento di TUNGSTENO , lo stesso metallo con il quale sono costruiti i filamenti delle comuni lampadine, portato all’incandescenza dal passaggio di una corrente elettrica.

Il filamento giunto ad una opportuna ed elevata temperatura inizia ad emettere un flusso di elettroni che accelerati a grande velocità dal cannone elettronico, vengono letteralmente sparati contro un ANODO sempre in tungsteno ed anch’esso sottoposto ad elevato potenziale elettrico.

Da questo “bombardamento” nascono le radiazioni elettromagnetiche note con il nome di RAGGI X, dalle molteplici applicazioni tra le quali la più conosciuta è senz’altro la RADIOGRAFIAche permette di “ vedere” attraverso corpi opachi, come il corpo umano o manufatti in ferro o cemento per rivelarne eventuali difetti, elementi estranei o diagnosticare eventuali anomalie degli organi interni,

Quanto sopra è possibile grazie al fatto che i raggi X attraversano con maggiore difficoltà i corpi compatti (ossa, denti, elementi estranei) e quindi creano zone chiare sullo schermo o sulla pellicola sensibile (lastra), invece attraversano più facilmente i corpi molli e meno densi (polmoni, arterie, ecc.) lasciando quindi una traccia più debole sullo schermo. (le tracce chiaro/scure possono risultare invertite, questo dipende se l'immagine è proiettata sullo schermo o stampata dalla lastra in negativo o positivo esattamente come avviene per una pellicola fotografica)

Il susseguirsi di questi chiaro/scuri permettono allo specialista di “leggere” l’interno del soggetto sotto esame.

Gli organismi viventi, come risaputo non possono essere sottoposti a lunghe e frequenti esposizioni ai raggi X o ad altre radiazioni ionizzanti in quanto al loro passaggio inducono mutazioni a livello cellulare, anche gravi, in proporzione alla loro intensità ed alla durata di esposizione, infatti i radiologi professionali si proteggono da questi effetti dannosi schermandosi con speciali tessuti foderati di lamine di piombo, metallo particolarmente denso e quindi poco permeabile alle radiazioni stesse.

Quindi queste radiazioni, come molti veleni e altre sostanze potenzialmente mortali, se usati con coscienza e conoscenza, possono portare salute e benefici a tutti, il suo contrario invece...lascio al lettore la logica conclusione del pensiero.


Graziano Spada




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