Attenzioni
Al suo matrimonio, Arturo baciava più la cognata della sposa. D’altro canto, diceva che in un colpo solo aveva avuto due donne, immaginando di potersi prendere delle confidenze anche con la sorella della moglie. Abilmente l’aveva sistemata alla sua sinistra e stringeva sia la sposa sia lei in modo maritale e le baciava con uguale trasporto. Da sobrio, un bacio all’una e un bacio all’altra, da alticcio due all’una e tre all’altra. Spesso anche quattro. Alla fine, la cognata si rese conto di quegli eccessi e cercò di sottrarsi.
Ma niente, lui la stringeva a sé come una preda appena catturata. Imbarazzante, se non ci fosse stata di mezzo la festa che rendeva indulgenti tutti quanti, sposa compresa. Ma poi la cosa aveva una sua serietà, denunciava il potere di una certa attrazione fisica che si sarebbe dovuta tenere nascosta, specialmente in un giorno come quello. L’alcol stava facendo la sua parte, è certo, ma in fondo accentuava soltanto una sorta di vocazione, quasi la rivelava, mettendo sposo e cognata nella condizione di condividere qualcosa di più di una scena conviviale. Lo sposo esagerava? Ma dopo un momento di timore per la platealità delle scene e dopo la certezza che nessuno vi facesse caso, per via della musica e dei balli, la cognata finì con l’accettare quelle effusioni, fingendo fossero una specie di parte coreografica della festa. In realtà era molto lusingata da quelle attenzioni. Doveva ammetterlo, anche se mai e poi mai l’avrebbe confessato alla sorella. A questo punto, erano in tre a sperare che la festa non avesse fine. E che continuasse su quel tono. La sposa rideva, ingenuamente, dei baci dati dallo sposo alla sorella ed anzi era contenta che Arturo l’avesse così bene accettata, quasi era diventata sua sorella. L’uomo, invece, pensava a una seconda moglie, migliore della prima, più giovane e più florida. Avrebbe fatto volentieri due viaggi di nozze, uno breve con la sposa e uno lungo con la cognata. Dovette, però, accontentarsi di uno solo. E ne fu deluso. La cognata, senza più lui addosso, finì con il tirare un sospiro di sollievo. Amaro, però.
Dario Lodi
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