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Immagine del redattoreLogos by Acada-Arkys

Poesie

Aggiornamento: 23 set 2020


CONCORSO DI POESIA DARIO LODI

Prima edizione

ART. 1 – Su accordo tra il Comune di Comazzo e l’associazione culturale ACADA/ARKYS

Si annuncia:

la prima edizione del concorso nazionale di poesia in lingua italiana aperto a tutti e finalizzato al ricordo di Dario Lodi (1944-2019),

scrittore autodidatta, autore di poesie, romanzi, racconti e saggi, vincitore nel 2012 del PREMIO NABOKOV con le sue Poesie Innate, e nel 2015 del PREMIO INTERRETE con il suo saggio Umanesimo e nuovo Umanesimo.

Solitamente il presente concorso era organizzato nel bellissimo contesto di Villa Pertusati, in ricordo di Carlo Pertusati, conte di Comazzo, uno dei maggiori bibliofili europei del ‘700, fra i “padri” della Biblioteca Braidense di Milano. In seguito però alla triste scomparsa dello storico organizzatore e responsabile del concorso, Dario Lodi, lo scorso 24 dicembre, l’amministrazione comunale, insieme ai rappresentanti dell’Associazione ACADA di Vignate, che nel frattempo si è accorpata all’Associazione Arkys di Caravaggio, ha ritenuto doveroso e opportuno dedicare la manifestazione culturale e artistica proprio alla memoria del suo artefice, che con tanto amore verso la poesia e l’umanità, si è sempre impegnato affinchè questo appuntamento venisse realizzato costantemente, e diventasse occasione speciale di incontro con l’arte, oltre che graditissimo momento conviviale. Oltre la dipartita del caro Dario, anche l’emergenza Covid-19, si è presentata come ostacolo per la realizzazione del concorso di quest’anno, pertanto la premiazione delle poesie, purtroppo non potrà svolgersi, come negli anni scorsi, nella suggestiva cornice della Villa, gioiello di architettura e pittura del comune di Comazzo; cosa che ci auspichiamo torni ad essere consuetudine a partire dalla prossima edizione, nel 2021.

Comunque l’amministrazione comunale di Comazzo e l’associazione ACADA-Arkys, hanno scelto di promuovere il concorso, per non venire meno all’impegno profuso in tutte le passate edizioni e dare continuità al bellissimo progetto di diffusione della poesia e conoscenza dei luoghi d’arte, così tanto sostenuto con forza d’animo e mente brillante da parte di Dario Lodi.


ART. 2 – Ciascuna poesia, a tema libero, di massimo 30 versi, in lingua italiana, dovrà essere inviata da poeti maggiorenni all’attenzione dell’ ASSOCIAZIONE ARKYS-ACADA, Concorso di poesia “Dario Lodi”- prima edizione, all’indirizzo e-mail:

entro il 20 ottobre 2020, accompagnata da i dati dell’autore (nome, cognome, indirizzo e-mail,nr.di telefono e titolo dell’opera). Sarà data subito conferma del ricevimento.


ART. 3 – Il giudizio della giuria è insindacabile e inoppugnabile. Essa è composta da Giovanni Sessa musicista, pittore e scrittore, Laura Carroccio, regista e attrice, e Annamaria Ronzio regista e Poetessa


ART. 4 – Verranno decretate vincitrici del concorso le prime tre poesie classificate, e le cinquesegnalate, oltre che eventuali testi con menzione speciale, tutte a mezzo di pubblicazione su Logos, storica rivista di varia umanità e cultura generale, di cui Dario Lodi è stato direttore dal 1994, nel numero dell’ultimo bimestre dell’anno 2020 (novembre dicembre)


• ART. 5 – I testi delle poesie in finale, pubblicati sulla rivista Logos, saranno poi interpretati e registrati, con lo scopo essere trasmessi sul web,

•tramite podcast radiofonico sul blog di Logos.




N.B. Qualora l’evolversi della situazione Covid 19 lo permettesse, l’amministrazione Comunale di Comazzo si adopererà affinchè le premiazioni si possano svolgere nella prestigiosa Villa Pertusati come ogni anno




Il bene più grande

Sottile sei, per tuo voler, Signore,

se un misero hai fatto generare

da simile simmetrico splendore.

Sì cara madre era arduo sperare

sì volto tenero miravi per ore

sì lieta calma sapeva mostrare.

Dalla sua voce un sibilo nel cuore

dal suo sguardo un fremito di gioia

dalla sua mano sì semplice amore.

Fermati, tempo, prima che muoia

il sogno di chi guarda la mamma

dentro una luce da cui non voglia

mai venir via, come nel dramma

del figlio che cerca, invano, sinora,

il volto, del bene suo più grande.

E mentre piange e niun lo ristora,

sulle ali del vento di lei si spande

il ricordo perpetuo, ecco c’era

chi preservava il bene dal male,

chi in silenzio al calar della sera

salvava i suoi cari dal fortunale.

Dio mio, era davvero una fata,

il cuore sente quello che vale,

così, per te, mamma adorata.

Franco Matacchioni




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