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Immagine del redattoreLogos by Acada-Arkys

Pinacoteca Ambrosiana



Buongiorno a tutti, oggi vi accompagnerò in un altro Museo che per me è un luogo del cuore.

Siamo in piazza Pio XI,vicino al Duomo,nel Palazzo dell’ Ambrosiana.

La Biblioteca Ambrosiana già esistente dal 1609, venne fondata da Federico Borromeo nel 1618.

La Pinacoteca e la Biblioteca sono collegate, e si respira un’aria davvero unica.

Nella Pinacoteca visto che sono io ad accompagnarvi non posso che non cominciare con uno dei miei artisti preferiti, Bernardino Luini.


E’ definito un leonardesco, per il suo stile molto simile al Maestro..ma io vado di cuore e lo amo perché trovo le sue Madonne e le sue figure sacre di una sensibilità straordinaria.

Difficile scegliere i pezzi da mostrarvi in questo breve articolo ma non posso certo non fare menzione del cartone preparatorio della scuola di Atene di Raffaello,un pezzo più unico che raro. Un altro luogo di pace per la mente e per l’anima è a mio avviso il cortile degli Spiriti Magni.




Una conversazione silenziosa in questo meraviglioso cortile dal sapore antico, che vi porta a relazionarvi con gli spiriti grandi del passato.

Le dieci statue in bronzo infatti rappresentano filosofi, scrittori, artisti, da Platone a Dante, da Manzoni a Goethe.




E’ nella stanza , alla fine del percorso espositivo, il vero tesoro della Pinacoteca ossia il Codice Atlantico di Leonardo, una delle raccolte più corpose dei disegni e scritti del Maestro.

Vi è anche, come se già non fosse abbastanza ,il capolavoro di Caravaggio, la Canasta di Frutta che per prima ha definito il concetto di natura morta. Non sono mai stata troppo d’accordo con questa definizione..questo cesto di frutta è piuttosto un inno alla vita,tutt’altro che natura morta.

Bene poi una piccola curiosità …. come in ogni casa o castello che si rispetti anche la Pinacoteca ha il suo fantasma.

Tra i pezzi della collezione vi è una ciocca di capelli biondi appartenuta a nientemeno che Lucrezia Borgia, insieme ad alcune lettere indirizzate a Pietro Bembo.

Si racconta che lo spirito della signora vaghi per le sale dell’Ambrosiana, e spesso si ritrovi a pettinarsi la sua chioma.

Certo sta a voi crederci o no, ma sicuramente tra queste sale un alone di mistero pervade.

In questo difficile periodo per la Cultura, con queste mie piccole pillole di curiosità spero vivamente di spingervi, una volta finito tutto questo, a esplorare con i vostri occhi e il vostro cuore le meraviglie di questa città.


Lidia Arrigoni




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