Pipistrello comune
Come già fatto per la cicala e la formica, anche con il simpatico pipistrello (nome generico che raggruppa moltissime specie) dobbiamo sfatare subito una leggenda campagnol – metropolitana: i pipistrelli, nelle sere d’estate, si attaccano ai capelli della gente, con l’urina anestetizzano una parte di cuoio capelluto del malcapitato e con gli aguzzi canini forano l’epidermide per suggerne il sangue con avidità vampiresca.
Tutto quanto citato è assolutamente falso ed anche ridicolo in quanto: se per puro caso un pipistrello, ad esempio, un vespertilio maggiore (myotia myotis, molto comune in tutte le regioni d’Italia) atterra su una folta chioma è perchè, durante l’inseguimento di una farfalla notturna, le imprevedibili acrobazie della potenziale vittima lo portano troppo vicino alla chioma in oggetto, le piccole e forti unghie del nostro simpatico animaletto fanno il resto, ovvero si impigliano nei capelli, i quali lo imprigionano come in una rete.
A questo punto è comprensibile una reazione del chirottero (ordine di appartenenza dei pipistrelli dal greco cheiros = mano pteròn = ala): si spaventa e quindi si agita. A questo punto può anche urinare, ma solo per lo spavento, se la fa letteralmente addosso!
Agitandosi può anche ferire, ma sicuramente in maniera molto leggera, il nostro sfortunato simile in quanto unghie e denti sono sicuramente aguzzi, ma di dimensioni talmente piccole che il danno non va più in la di un graffio, ma tanto basta a far sgorgare una goccia di sangue ed alimentare questa leggenda che, almeno alle nostre latitudini, non ha ragione di essere.
Purtroppo però tale fama è dura a morire e tanti pipistrelli sono stati uccisi da questa ignoranza sulla loro reale ecologia.Rammento in questa sede che i pipistrelli sono animali protetti ed utilissimi, almeno quelli europei, al ciclo agricolo, in quanto grandi distruttori di insetti, i quali non deponendo uova, non daranno origine particolare della dentatura a bruchi dannosi che sono la vera fase nociva del ciclo dell’insetto stesso e della farfalla in particolare.
Adesso un po’ di morfologia; limitatamente ai pipistrelli nostrani , in quanto i grandi pipistrelli esotici, africani e sud-americani tra i quali vivono i famigerati vampiri, veri succhiatori di sangue degli animali ed occasionalmente degli uomini che, per anestetizzare la parte colpita, usano la saliva, come le zanzare e per procurare la ferita usano gli affilati incisivi, come i topi e non i canini come il vampiri!
Questi ultimi sono molto lontani morfologicamente dai pipistrelli nostrani in quanto, enorme differenza, per orientarsi usano la vista e non, come stiamo per illustrare, gli ultrasuoni.
Non più lunghi e 10 cm per il corpo e 40 cm per l’apertura alare, i microchirotteri sono esclusivamente notturni e crepuscolari, stanno tutto il giorno a testa in giù in soffitte, cantine, ruderi e grotte con buon grado di umidità.
Non avendo zampe atte alla rincorsa devono obbligatoriamente partire da posizioni elevate, lasciandosi cadere nel vuoto per cominciare poi il volo battuto, simile a quello degli uccelli, ma più lento e sfarfallante, ma comunque un vero volo e non una planata come altri mammiferi esotici sono in grado di fare.
Una volta in volo, anche nella totale oscurità, localizzano, anche se ferma su un posatoio, la preda per mezzo di onde sonore ad altissima frequenza emesse dalla laringe e captate come onde di ritorno da appositi organi di ricezione, i quali inviano al cervello una mappa sonora, un’ecografia dello spazio esplorato fino a 4-5 metri di distanza, consentendo di dirigere l’attacco con precisione millimetrica e permettendo altresì di riconoscere gli ostacoli e la via di ritorno alla tana.
Bisogna riconoscere che, assieme al volo battuto, tale sistema di guida è qualcosa di spettacolare, in special modo riferito ad un mammifero.
A proposito, il piccolo partorito dalla femmina, rimane aggrappato al ventre della madre succhiando latte mentre questa vola, caccia e riposa.
Il volo è consentito da un’espansione cutanea detta patagio estesa e saldata tra le dita delle zampe anteriori, sviluppatissime, gli arti posteriori e la coda.
La forza per il movimento è impressa dai muscoli delle “braccia” a differenza degli uccelli che usano muscoli specifici e di conseguenza sono, in proporzione, sviluppatissimi.
Il corpo è sempre coperto di peli ed in associazione al musetto appuntito, le orecchie rotonde e le proporzioni , il pipistrello è in molte zone considerato un roditore, un topo volante! Niente di più errato. L’esatta classificazione è la seguente: classe dei MAMMIFERI, ordine dei CHIROTTERI, sottordine dei MEGACHIROTTERI ( quelli grandi ed esotici) e MICROCHIROTTERI ( quelli piccoli e nostrani). pipistrello del savi
Poche persone hanno potuto osservare un microchirottero da vicino, per difficoltà d’incontro o per paura o ribrezzo quando se ne è presentata l’occasione; con questo scritto spero di aver contribuito a sfatare luoghi comuni profondamente sbagliati e ad aver conquistato qualcuno in più alla vera conoscenza della “ natura minore” con conseguente maggiore rispetto per la stessa.
Maurizio Teruzzi
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