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LA PINACOTECA DI BRERA




Buongiorno a tutti

Mi presento, sono Lidia Arrigoni e vorrei accompagnarvi nel mio mondo.

Non sono una guida, non sono né una critica né una storica dell’arte, ho solo tanta voglia di condividere con voi la mia passione.

Spero, con il mio modesto contributo di poter dare spunti, riflessioni e magari idee per conoscere qualche cosa in più del nostro territorio.

Chi mi conosce sa quanto amo l’arte e vorrei con questo mio viaggio insieme a voi , mostrare un punto di vista alternativo, magari anche un po’ giocoso e comunque non certamente didattico.

Milano è sicuramente il mio punto di partenza e non posso che cominciare con un vero gioiello che la mia amata città vanta.


La Pinacoteca di Brera.


Brera è un museo che per me è casa, orgoglio italiano e milanese e ogni volta che vado ritrovo vecchi ” amici “ e scopro nuovi particolari meraviglie.

In realtà è questa la fortuna di ammirare un museo … venire coinvolti dalla storia, dalla tecnica e dal sentimento e vissuto con cui ogni artista ha firmato la sua opera.

Una delle più belle caratteristiche di Brera è la ricchezza dei grandi capolavori di varie Scuole … lombarda, veneta, toscana, Italia centrale e parte della preziosa pittura fiamminga.

Anche la sede stessa è un capolavoro … il palazzo di Brera comprende la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio di Brera, l’orto Botanico,l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e l’ Accademia di Belle Arti dove molti artisti celebri hanno studiato e insegnato.

Il Palazzo ha un magnifico cortile dove c’è ad accoglierci il Monumento a Napoleone di Antonio Canova (così’ giusto per iniziare …)

Il palazzo ,su due eleganti piani sorge su un antico convento degli Umiliati, un’ ordine tra i più importanti del tardo medioevo milanese.

Dopo l’abolizione dell’ordine degli Umiliati Brera passò ai Gesuiti, che ne fecero un centro studi e università.

L’opera poi passò dopo anni difficili che videro la grande Peste del 1630, nelle mani del governo austriaco.

Con Maria Teresa d’Austria Brera divenne palazzo Reale e lo adibì a scuole Palatine con l’aggiunta della Biblioteca e l’ampliamento dell’orto Botanico.

Vorrei da donna, ricordare una grandissima direttrice, Fernanda Wittgens , che nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, mise in salvo le opere della Pinacoteca, e quindi nonostante i seri danni dovuti ai bombardamenti , il vero cuore di Brera, grazie a questa direttrice ,si salvò e giunse a noi.

Brera non è solo un museo, è una vera e propria esperienza. Spesso ha permesso di ospitare intrattenimenti musicali nelle sale, di organizzare visite didattiche con giovani … di tutte le età… permette di ammirare gli andamenti di alcune opere in restauro..insomma è un vero scrigno di autentici tesori.

Voglio ora, proporre, non le opere più famose, più viste e più conosciute..su quello si è già scritto tanto e sicuramente da persone che ne sanno molto più di me.

Voglio portarvi a vedere innanzitutto dei dipinti di Vincenzo Campi pittore cremonese nato nel 1536 e morto nel 1591.

Questi dipinti provengono tutti dal convento di San Sigismondo dei gerolimitani a Cremona .

Queste opere sono una vera e propria goduria per i sensi, specie la Fruttivendola..guardate la frutta..non viene voglia anche a voi di staccare un acino di uva o dare un morso a un fico …e la Pollivendola è un vero mercato di carni e di allusioni più o meno birichine …



Inoltre la mia attenzione, in questa sala piena di prelibatezze culinarie mi porta a osservare con simpatia la splendida Pomona nuda di Marino Marini … un vero inno alla vita !

Con la meravigliosa Odalisca di Francesco Hayez si prende un

tema molto diffuso nell’arte...l’incarnato, specie femminile , che in questo caso raggiunge davvero suggestioni ipnotiche … credetemi dal vivo è davvero sensuale …

















Ora porto la vostra attenzione all’ ultima sala dove insieme a Hayez e al famosissimo Bacio…

lo so lo volete rivedere anche voi, quindi pubblicherò l’ennesima mia foto di questo famosissimo capolavoro che in realtà più che un inno all’ amore è un inno all’ amor di patria, alla lotta allo straniero e ai moti risorgimentali.

Con La Cameretta Portiana Giuseppe Bossi vuole ritrarsi insieme a alcuni intellettuali milanesi,considerati protagonisti del Romanticismo, Giuseppe Bossi, Gaetano Cattaneo, Giuseppe Taverna e Carlo Porta.

Non so perché ma mi è piaciuta l’associazione con la canzone di Gino Paoli …”eravamo quattro amici al Bar.”

E’ comunque doveroso ricordare anche alcuni dei veri gioielli della Pinacoteca ,e qui ne cito alcuni…il Cristo Morto del Mantegna, il Ritrovamento del Corpo di San Marco del Tintoretto, la Cena in Emmaus del Caravaggio, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello.

La Pinacoteca di Brera è un luogo da scoprire ogni volta, e ogni volta ne resterete sorpresi.

Lidia Arrigoni





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