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GLI OMONIMI NEL JAZZ

Aggiornamento: 9 lug

quei musicisti che cavalcarono i palcoscenici del jazz avendo lo stresso cognome che è salito all’olimpo per alcuni e nell’oblio per altri.




Bailey


BAYLEY Buster (William C.) – Clarinetto - Nato a Memphis (Tennessee) il 19 Luglio 1902, in questi anni infatti il Tennessee è una nazione molto prolifica nello sfornare musicisti jazz.

Buster fra gli altri ha una fortuna che non sa di avere: Franz Shoepp direttore della Chicago Synphony Orchestra, suo maestro che fu insegnante anche di Benny Goodman.

Nel ‘17 William C. Handy (L’autore di St. Louis Blues per intenderci) lo notò e lo prese nella sua orchestra; seguono dei periodi con cui suona insieme a Erskine Tate, Carroll Dickerson fino a quando nel 1924 viene chiamato da King Oliver.

Non fa in tempo a gioire dei successi del maestro, che New York lo chiama e questa volta ad aprirgli le porte per un decennio, sarà la favolosa orchestra di Fletcher Henderson..

Buster è uno dei pochi musicisti jazz che abbia ricevuto un’istruzione classica ed abbia quindi percorso una notevole carriera da musicista.

Plasma anche il suo modo di improvvisare a seconda dell’evolversi di questa musica e passa da un’iniziale stile New Orleans ispirato da Jimmy Noone ad uno decisamente più swing di questi anni dove imperversava il suo compagno di studi Benny.

Bayley dispone di una solida tecnica e di tutte le caratteristiche di un jazzman; magnifico nei registri acuti, tanto da apparire freddo, suona tuttavia con un suo stile molto individuale e di ottima qualità musicale.

Suonerà con tutti i grandi di quel periodo partecipando ad oltre cento registrazioni, fra gli altri Bessie Smith, Henry Allen, Lionel Hampton, Teddy Wilson, The Mills Blue Rhythm Band e nel 1960 suonerà Porgy and Bess in orchestra…Muore il 12 Aprile 1967 a New York.


BAYLEY Mildred (Rinker) – Cantante – nasce a Tekoa (Washington) il 27 Febbraio 1907, come Mildred Rinker, di origine indiana, ma tiene il nome di suo marito Ted.

Sorella di Al Rinker che già ha al suo attivo una carriera con Bing Crosby fra i Rhythm Boy’s di Paul Whiteman, si introduce facilmente nell’entourage degli orchestrali e fu una delle prime cantanti jazz ad entrare in una grande orchestra.

Sposa in terze nozze Red Norvo che era il vibrafonista di Whiteman e successivamente con lui dirige una propria orchestra.

Continua la carriera solistica e negli anni 40 partecipa ad uno show radiofonico tutto suo.

Il suo modo di cantare risentì inizialmente dell’influenza di Bessie Smith, di Ethel Waters e delle altre cantanti blues assai apprezzate in quel periodo.

Aveva un’intonazione vigorosa che unita al suo registro acuto ed a una sottile sensibilità al fraseggio, fecero di lei un modello per molte altre cantanti.

Un’annedoto cita che andando a sentire con Norvo ed Hammond una giovane cantante diciottenne ad Harlem (una tale Billie Holliday) Mildren esclamò “that girl has got it”.

Muore il 12 Dicembre 1951 a Poughkeepsie (New York)

 

BAILEY Pearl – cantante – vide i natali in New Virginia e più precisamente a Newport il 29 Marzo 1918. Debuttò come ballerina poi proseguì la carriera come cantante nei Night Club di New York, era il 1942.

La fortuna le arrise, quando nel 1944 Cab Calloway la chiamò per sostituire una nota cantante gospel che lo aveva lasciato: Sister Rosetta Tharpe.

L’escalation continuò con altre orchestre, quella di Edgar Hayes, poi quella di Cootie Williams.

Anche la televisione dell’epoca, siamo nel 1946, le ritaglia un piccolo spazio nello show musicale “St. Louis Woman”.

Ritorna ai suoi Night Club, ma questa volta non solo in America, ma anche in Canada ed Inghilterra.

Sposa il batterista Louis Belson nel 52 e due anni dopo ha una parte nel film Carmen Jones e l’anno successivo fa parte dello staff di Broodway nel musical House of flowers.

Buona interprete del blues moderno, si distingue per fraseggio ritmico ed uno humor spontaneo che la avvicinano al modo di comunicare di Louis Armstrong.

Il 17 Agosto 1990 al Thomas Jefferson University Hospital a Philadelphia, a causa di una arteriopatia coronarica muore una delle più prolifiche cantanti jazz, nota sostenitrice del presidente Ford da cui riceve nel 1988 la “president medal of freedom”.

Notevoli sono le sue partecipazioni durante la sua carriera.

Filmografia

Programmi televisivi

Lavori Teatrali

Discografia

  • Pearl Bailey Entertains (1950)

  • Birth of the Blues (1952)

  • Cultured Pearl (1952)

  • I'm with You (1953)

  • Say Si Si (1953)

  • Carmelina (1955)

  • The Intoxicating Pearl Bailey (1956)

  • The One and Only Pearl Bailey Sings (1956)

  • Gems by Pearl Bailey (1958)

  • Pearl Bailey A-Broad (1959)

  • Pearl Bailey Sings for Adults Only (1959)

  • More Songs for Adults Only (1960)

  • Naughty But Nice (1960)

  • Songs of the Bad Old Days (1960)

  • Pearl Bailey Sings the Songs of Harold Arlen (1961)

  • Come On, Let's Play with Pearlie Mae (1962)

  • Happy Sounds (1962)

  • All About Good Little Girls and Bad Little Boys (1963)

  • C'est La Vie (1963)

  • Les Poupees Des Paris (1964)

  • Songs By James Van Heusen (1964)

  • The Risque World of Pearl Bailey (1964)

  • For Women Only (1965)

  • The Jazz Singer (1965)

  • After Hours (1969)

  • Pearl's Pearls (1971)


Giovanni Sessa






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