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GLI OMONIMI DEL JAZZ

quei musicisti che cavalcarono i palcoscenici del jazz avendo lo stresso cognome che è salito all’olimpo per alcuni e nell’oblio per altri.





Nell’ambito del nostro cammino sulla storia del jazz analizzando i vari personaggi, è assolutamente impossibile non dimenticarne qualcuno.

Per questa ragione, prima di continuare nell’esposizione dei personaggi che caratterizzarono, sia il Bebop che l’Hard bop, voglio concedervi una piccola pausa ed andare ad analizzare i corsi e ricorsi della storia del jazz analizzando le carriere degli omonimi.

Sì quei musicisti che cavalcarono i palcoscenici del jazz avendo lo stresso cognome che è salito all’olimpo per alcuni e nell’oblio per altri.

E’ un omaggio semplice a tutti coloro i quali fanno del jazz una professione seria senza per altro dover per forza essere i miti incrollabili che ben conosciamo.


ALLEN Edward – piano, cornetta – nasce a Nashville il 15 Dicembre 1887, risiede per pochi anni poi si trasferisce a St. Louis dove trascorre la sua giovinezza.

All’età di 16 anni si guadagna da vivere suonando il piano in piccoli ristoranti di periferia.

Nel 1907 l’amore per la musica cambia punto di osservazione e Ed viene attratto dalla cornetta, uno strumento che diventerà poi il suo principale modo di esprimersi.

Dopo un breve sodalizio con una marching band ha un’esperienza biennale sui battelli Steckfuss insieme a Charlie Creath.

Farà successivamente una propria band a St Louis, ma nel 1924 l’After Hours Club di Chicago lo chiama a suonare nientemeno che con Earl Hines.

E’ un periodo fortunato subito l’esperienza di Chicago, New York lo chiama con Joe Jordan e lì vi rimane fino al 45 suonando con innumerevoli musicisti, esperienza unica che solo la grande mela può dare. Il suo modo di suonare è classico ed anche lo swing è di tipo semplice ed elementare.

Suona con Clarence Williams, al Conney’s Inn due anni con Leroy Tibbs nel ’30 con un proprio quartetto, poi al Music Hall di Tony Pastor e successivamente al Taxi Dance Hall nella 14° strada.

Muore a New York il 28 Gennaio 1974.


ALLEN Gene – sax baritono, clarinetto, basso – nasce a Chicago nel 1928 con uno stile simile a Carney e Mulligan suona con Luis Prima, Gene Williams dal 44 al 47, Claude Thornhill, Tex Beneke e con Sauter Finegan.


ALLEN Moses – Tuba, Contrabbasso – nasce a Memphis nel 1907, farà una carriera da perfetto travet, infatti entrerà nell’orchestra di Jimmie Lucenford ventunenne e con lui resterà fino al 1946.

Portò la tecnica dello stile New Orleans appresa sul Tuba, sul contrabbasso trovando un connubio ben apprezzato anche in piena era swing introducendo una vera e propria tecnica contrabassistica,

Moses è ancora apprezzato per il suo vigoroso beat, muore a New York nel 1983.


ALLEN Henry sn – Cornetta, Tromba – direttore di una marching band la Allen’s Brass Band una delle tipiche di New Orleans tra le quali si sviluppò il jazz arcaico, di cui esse furono in seguito i maggiori esponenti caratterizzati da brani eseguiti a memoria utilizzando nell’invenzione il principio della variazione strofica collettiva.


ALLEN Henry yr (Red) – tromba, direttore d’orchestra – nato ad Algiers (Lousiana) il 7 Gennaio 1908 figlio dell’Henry sopracitato Red imparò a suonare la tromba fin da ragazzo.

Prima con l’orchestra del padre, poi all’età di sedici anni con la Excelsior Band altra famosa marching band di New Orleans.

Nel ventisei furono i “Riverboat”a procurargli ottimi guadagni, ma nel ventisette King Oliver lo porta a Chicago per sostituire la sua seconda tromba che aveva preso il largo, un certo Louis Armstrong.

Con Oliver fece il primo viaggio a New York, ma visto lo scarso successo, l’orchestra si sciolse.

Formò l’orchestra di Luis Russel con cui rimase fino al trentatré, questa orchestra traghetto il Jazz dallo stile New Orleans all’era dello swing.

Fu solista nell’orchestra di Fletcher Henderson, e nella Rythm Band di Lucky Millinder e fu considerato il vice di Louis..

Il suo suono ruvido e asciutto ha fatto di lui una delle più importanti trombe jazz del tardo periodo classico.

Nel 1930 anche a lui come ad Armstrong avviene il cambiamento che porta la voce guida ad emergere dall’insieme polifonico dell’improvvisazione collettiva.come voce concertante in contrasto con l’orchestra che assume sempre più carattere accompagnatorio.

Red comunque nonostante siano cambiati i canoni dell’improvvisazione diventata virtuosistica, mantiene la tradizionale caratteristica dell’intonazione hot, il fraseggio jazz e il timbro che lo distinguono in modo particolare.

La sua carriera ebbe un grande impulso quando vinse il Down Beat Award, sia nella categoria jazz tradizionale, sia in quella jazz moderno, a testimonianza della sua grande versatilità musicale.

Nel 1959 si unì alla Kid Ory Band, con la quale fece la sua prima tournee in Euopa.

Continuò ancora a dirigere la propria band e a compiere vari tour in USA e in Europa sino alla morte, avvenuta il 17 aprile 1967 a New York.


Giovanni Sessa










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