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Immagine del redattoreLogos by Acada-Arkys

CONCORSO DI POESIA DARIO LODI 1° EDIZIONE

LE VINCITRICI



Questa è la prima edizione del concorso nazionale di poesia in lingua italiana aperto a tutti e finalizzato al ricordo di Dario Lodi (1944-2019), scrittore autodidatta, autore di poesie, romanzi, racconti e saggi, vincitore nel 2012 del PREMIO NABOKOV con le sue “Poesie Innate”, e nel 2015 del PREMIO INTERRETE con il suo saggio “Umanesimo e nuovo Umanesimo”.

Solitamente il presente concorso era organizzato nel bellissimo contesto di Villa Pertusati, in ricordo di Carlo Pertusati, conte di Comazzo, uno dei maggiori bibliofili europei del ‘700, fra i “padri” della Biblioteca Braidense di Milano. In seguito però alla triste scomparsa dello storico organizzatore e responsabile del concorso, Dario Lodi, lo scorso 24 dicembre, l’amministrazione comunale, insieme ai rappresentanti dell’Associazione ACADA di Vignate, che nel frattempo si è accorpata all’Associazione Arkys di Caravaggio, ha ritenuto doveroso e opportuno dedicare la manifestazione culturale e artistica proprio alla memoria del suo artefice, che con tanto amore verso la poesia e l’umanità, si è sempre impegnato affinchè questo appuntamento venisse realizzato costantemente, e diventasse occasione speciale di incontro con l’arte.

Un grazie di cuore ad Annamaria, Andrea, Laura, Roberta e Stefano per il sostanziale apporto alla riuscita di questo nostro primo concorso dedicato a un amico dell’arte…Dario Lodi

Giovanni Sessa


Caro Dario,

amico e maestro, è trascorso già un anno dalla tua partenza verso l’infinito, ma come vedi non si è sbiadita affatto l’impronta emotiva e intellettuale che hai lasciato dentro ognuno di noi. Consapevoli dell’immenso tesoro che ci hai lasciato, ci siamo resi conto che non potevamo ignorare la sua preziosità, e abbiamo lottato con tutte le nostre forze, per dare seguito ai tuoi sogni, alle tue conquiste. Abbiamo dovuto scontrarci con le condizioni estreme di quest’anno infausto, che abbandoniamo con nessun rimpianto, date le grandi difficoltà con le quali ci ha soggiogati. Ce l’abbiamo messa tutta caro amico, non abbiamo mai mollato la presa, sicuri che quello che stavamo facendo era illuminato dalla tua immensa generosità. E con non poca fatica, abbiamo realizzato qualche bell’obiettivo, come quello di dare seguito al concorso di poesia da te creato e caldeggiato, che non potevamo non dedicarti.

Speriamo che possa andar sempre fiero di noi, e possa continuare a proteggerci con la tua approvazione, ovunque tu ora sia, perché non ci manchi mai la voglia e la volontà di diffondere la cultura a quest’umanità che tanto hai benevolmente canzonato, ma che hai anche tanto amato.

Che dire Dario…come vedi il nostro saluto non è stato un addio, ma …un arrivederci.

Grazie maestro,

Laura.


LE VINCITRICI


POESIA 1° CLASSIFICATA


Sul terrazzo di casa

di Luisa Ranieri


Sul terrazzo di casa non foglie o fiori

oggi sulla bianca tela ho ricamato

ma punto dopo punto tutto il bene

e tutto il male della vita mia


E, mentre assorta lavoravo,

dalla brezza marina trasportati

la Madre con le mani mi porgeva

i fili colorati, il Padre l’ago appuntito

ed il ditale Nonna Marietta.


Sulla tela poi si son confusi i fili

l’ago paterno più volte s’è spuntato

ed il ditale, nonna, a poco mi è servito


Perché ogni vita è nuova e la mia

da chiassose solitudini a poco a poco

è emersa e totalmente è diventata mia,

mio ogni errore ed ogni buona cosa,

mio ogni filo, ogni ago ed ogni ditale usato



La poesia da un’immagine di luminosa familiarità, si snoda in una ricerca di sé espressa simbolicamente che si concretizza positivamente nella ricchezza delle esperienze di vita. Sensibile e discreta, è facilmente fruibile e tocca il cuore di tutti; perchè è veicolo e ricettacolo di "comuni" ricordi.


 

POESIA 2° CLASSIFICATA


La voce degli alberi

di Luca De Giulio


La linfa evoca sui freschi rami

nuove portate da venti lontani.

Frusciano alle mie orecchie

di sfregi sulle cortecce

d’inconsistenti amori

fallaci come promesse;

d’ipocriti criminali

del fuoco alle foreste

la filigrana: il marchio

sulle loro coscienze.

“Voi vi ergete fieri

pur senza radici

onnipotenti

dei vostri deliri!

Un venefico soffio

nei nostri stomi

vi siete scordati

di esser-umani?

Sempre più soli!

Bachi prigionieri

del loro stesso ordito

caduchi battiti

su una coltre d’infinito”



La poesia è ricca di suggestioni e di immagini coinvolgenti espresse con un lessico appropriato e vario. Si snoda con un ritmo cadenzato che procede in crescendo e coinvolge il lettore.



 

POESIA 3° CLASSIFICATA


Ma lei non s’imbelletta

di Emanuela Botti


Eccolo il fondo

siamo riusciti a spezzare gli abbracci

a cucire i baci alle maschere


Lo spettro era nell'aria da tempo

la Terra

aggrappata alle sue radici

bruciava la sua ira

piangeva

incredula e bellissima


Ma lei non s'imbelletta

lei fiorisce



E’ come una freccia questo piccolo componimento poetico che, attraverso immagini forti e un lessico scelto accuratamente ed estremamente attuale, arriva diretto al cuore del problema e tocca la sensibilità del lettore.




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