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Immagine del redattoreLogos by Acada-Arkys

CONCORSO DI POESIA DARIO LODI 1° EDIZIONE

Aggiornamento: 9 dic 2020

POESIE MENZIONATE



POESIA MENZIONATA per STRUTTURA


Candidi gigli

di Luisa Ranieri


Candidi gigli che a primavera

alti vi ergete per le campagne

verdi di Calabria e nelle Chiese

tra le mani dei Santi comparite,

il vostro aiuto chiedo.

Con un morbido abbraccio

consolate i miei cari

che, tra i mille errori, le saggezze

le speranze e le disperazioni

propri agli umani, nella vita

credendo son vissuti.

Ed ora che di essa il limite

han varcato, vada il mio scritto

come una carezza leggero

a dir loro che, pur tra le Partenze

e le Spartenze che li hanno definiti,

fissi rimangon nella mente e nel cuore

dei posti dove sono nati



Emerge in questa lirica una corrispondenza, densa di afflatto religioso e mediata dalla figura dei gigli, tra chi vive e chi se ne è andato, il lessico è semplice, ma efficace come la costruzione poetica


 

POESIA MENZIONATA per RITMO e LESSICO


Disumana

di Giovanni Ronzoni


Eri UMANA terra fertile aspettavi acqua nei giorni di venti caldi nel golfo dell'immenso Noi gioise presenze non potevAMO che essere silenti asoltando nella risacca il canto di pietre rotolanti CapivAMO VedavAMO StupivAMO VivevAMO

Poi Nell'attesa dei giorni di raccolti arrivarono orde calpestanti piogge infuocate bruciarono germogli di Veri sorrisi Vili sorrisi portarono conquiste fumi acri tradirono il tuo profumo Noi detriti presenze non possiAMO che essere urla di riconquiste della tua onesta UMANITÀ



Una poesia costruita anche graficamente a dare risalto ai termini “Umana” e “Amo”, il ritmo è incalzante, il contenuto, ricco di immagini metaforiche

 

POESIA MENZIONATA per IMMAGINI

La tua voce

di Giuseppe Grassi



La tua voce è come l’aria

che respiro e

e si spande libera nel cielo.

Mia compagna, nei sorrisi della sera.

La tua voce entra

nell’anima di chi non ha più quiete,

ma si sente ancora libero

di ascoltare la tua voce,

che sulla brezza del mare

fa ancora sognare



Una dedica poetica leggera e piacevole alla lettura, espressa con un lessico semplice, ma preciso che evoca una presenza che permane nell’animo del poeta.

 

POESIA MENZIONATA per IMMAGINI


Coronavirus 2020

di Francesca Tentori


Vuote le strade, chiuse le chiese, i cimiteri, le scuole e le università, i parchi e i giardini,

silenzio e vuoto intorno, si ode solo il cinguettio degli uccellini. Regna in mezzo a noi la paura

per il coronavirus, un nemico senza volto, voce e colore, ma rende a tutti la vita insicura.

Dove colpisce lui porta sofferenza, morte e tanto dolore. In questo pianeta non c'è nazione

che non sia stata colpita, che ha reso agli uomini dura la vita.

Al cielo si sono elevate suppliche a Dio Padre e alla nostra Madre Maria,

tante preghiere e rosari, per ricordare i sacerdoti, i medici,

gli infermieri e i volontari

che hanno dato la vita recando dolore ai loro cari. Nel mio intimo,

nel mio cuore,

un sogno immaginario, vorrei vedere, in un luogo solitario,

un grosso lago salato, formato da lacrime che nel mondo i cuori e gli occhi

hanno versato

e sulle sponde tanti bellissimi fiori,

di ogni qualità e colori, con tutti i nomi di chi ci ha lasciato.

E' solo un mio sogno che non sarà mai realizzato.

Però questo virus è un “non si sa”, da dove arriva e quando se ne

va, ma ha portato nel mondo il valore della vita e della libertà e in ognuno

la parola dimenticata "solidarietà”.


Una poesia che racconta il dramma della pandemia, con semplicità, appaiono sporadicamente delle rime, l’immagine onirica precede e introduce la conclusione di speranza. Un messaggio importante è la sintesi di multiformi immagini che raccontano questo tragico momento.

 

POESIA MENZIONATA per IMMAGINI


Donne

di Lidia Arrigoni



A 20 anni le donne rincorrono gli aquiloni, corrono nei prati a piedi nudi e bevono a mani aperte dalle fontane.

A 30 anni guardano la vita in faccia, camminano sui carboni ardenti e non si raccontano più favole.

Indossano scarpe comode perché hanno imparato a guardare lontano.

A 40 anni la donna diventa donna.

Che sia Madre o semplicemente Figlia, diventa Terra.

Terra fertile, Terra per seminare, Terra per raccogliere.

Fuoco che scalda, Fuoco per cucinare, Fuoco per sfamare.

Acqua che disseta, Acqua per rigenerare, Acqua per dare sollievo.

E infine Aria…

Aria perché in qualche modo resterà sempre la voglia di volare lontano….


Semplice e delicata serie di immagini nelle varie età delle donne, che si risolvono in una visione positiva del futuro.


 

POESIA MENZIONATA per STRUTTURA


Mi manchi

di Christian Testa


Non esistono parole in terra

per renderti il giusto omaggio

perdonami, se non riesco a soffrire abbastanza

così, cammino sconsolato

per le antiche strade già percorse

nel ricordo di te

mi chiedo dove sei?

se hai raggiunto i nostri cari?

non riesco più a sentirti

dammi un segno di te

lo giuro, ti porterò sempre nel cuore e nella mente

cercando di vivere degnamente

in questo mondo che non mi appartiene.


La poesia si coagula sul tema della mancanza, il lessico è semplice,

tuttavia il concetto è ben espresso.


 

POESIA MENZIONATA per RITMO


Violenza

di Erminio Riva


Arde entro il cuore la passione

arde senza esternarne emozione

arde e raggiunge la capienza

quando all’uomo viene meno la coscienza

e la soglia

che divide la coerenza

lascia spazio al tracimare: è violenza!

Un impulso assai violento ed imprevedibile

che tralascia d’ascoltare il proprio cuore

e, s’immette nei meandri della mente

scombussolandone di questa la ragione

come forza che risulta incontrollabile

spinge l’uomo sulla via della follia

separando con un taglio assai profondo

l’atto assurdo da la sana fantasia

ed il piacere che è diadema dell’amore

viene infranto dalla bruta voluttà

contrapponendo quella donna con un sogno

a quell’uomo che di sogni non ne ha.



Rime e assonanze scandiscono il ritmo della poesia che con un lessico colloquiale, il ritmo è incalzante e sottolinea un messaggio che viene espresso con vigore.


 

POESIA MENZIONATA per IMMAGINI e LESSICO


Corsia

di Marco Bistolfi


Gocce di vita

scivolano

in maschere affrante

ecolalie di respiri

fra carezze sospese

e uomini

e donne

di bianco furore

sudore di nervi

la carne

è nell’anima

nessun angelo

vola

in corsia

solo mani

che strappano

il sonno

alla morte


Una veloce e dolente carrellata su momenti di drammatica attualità, espressa con un lessico a tratti ricercato. Efficace la conclusione che demolisce retoriche immagini troppo spesso comunemente usate.





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