L'immaginazione è improvvisamente libera. A nulla valgono certe opposizioni, quali la ragione, la conoscenza, il senso delle cose; fatiche inutili. Straripa, l'immaginazione, incurante delle conseguenze, vere e nuove prove di linguaggio, di invenzioni a ruota libera che spingono per uscire da schemi senza avere nessuna intenzione di crearne altri.
L'incredulità sta in questa libertà che dilaga, incontenibile come un fiume in piena. E con le immagini dilagano le sensazioni e i sentimenti in un continuo proporre situazioni originali capaci di suscitare emozioni straordinarie. Ormai la realtà è sorprendente, è sorpresa, e la mente non riesce più a governarla. Semmai avviene il contrario. La mente è spettatrice e prigioniera delle apparizioni che possono così moltiplicarsi e complicarsi senza alcuna preoccupazione. Finalmente il limite invalicabile è superato con certezza e si rivelano terre inesplorate. E' un mondo fatato, ma non c'è la volontà di saperlo tale, bensì l'accettazione della sua magicità ed anzi il desiderio di viverlo senza le domande di una monotona, balbettante preoccupazione sentimentale. Non si riesce a scavare dentro quanto il dentro sa correre fuori. Perciò la logica è sconfessata da una sconcertante quanto accattivante senso di partecipazione alle incredibili produzioni e proiezioni di ombre.
Dario Lodi
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